Il Ddl Lorenzin di febbraio 2018 sulla Riforma degli Ordini e le Sperimentazioni Cliniche è legge. Un risultato storico atteso da quasi 4 anni dagli osteopati italiani e dall’intero Sistema Sanitario Nazionale i cui ordini professionali risalgono, ormai, al Dopoguerra. Il provvedimento che individua l’osteopatia come professione sanitaria con l’articolo 7 (ex art. 4), è stato approvato in larga maggioranza con 148 voti su 173 senatori presenti nel corso della seduta di oggi al Senato. Un importante traguardo anche a garanzia di tutti i cittadini che affidano all’osteopatia la propria salute.
In questi giorni si sta definendo l’accordo Stato-Regioni visto che si attendono i decreti attuativi, quelli che nello specifico andranno a definire una volta per tutte l’ambito di attività e le funzioni caratterizzanti la professione osteopatica, i criteri di valutazione dell’esperienza professionale nonché i criteri per il riconoscimento dei titoli equipollenti e, infine, la definizione dei relativi ordinamenti didattici della formazione universitaria.
L’Osteopatia è quindi professione sanitaria a tutti gli effetti, ed a breve sarà definita in ambito del Sistema Sanitario italiano così come avviene in altri Paesi Europei e mondiali. Il tutto a garanzia dei professionisti osteopatia e, soprattutto, dei cittadini.